Film Premiati

CLOUDS – MENZIONE FESTIVAL CINEMA DI FRONTIERA

CLOUDS – MENZIONE FESTIVAL CINEMA DI FRONTIERA

(India) di Yudhajit Basu cat. Film d'arte Clouds denuncia un fenomeno poco conosciuto, drammatico ed allarmante, che colpisce i contadini delle campagne dell’india. Il giovane e premiato autore, grazie ad un uso maturo e controllato del linguaggio cinematografico, racchiudendo in uno spazio diversi piani temporali e intrecciando con delicatezza sogno e realtà, riesce con un solo piano sequenza a trasferire con un segno stilistico e poetico distintivo, come un sussurro straziante, un dramma sociale in un sentimento intimo e profondo.

SURVIVOR – MENZIONE FESTIVAL CINEMA DI FRONTIERA

SURVIVOR – MENZIONE FESTIVAL CINEMA DI FRONTIERA

(Iran) di Karim Azimi, cat. Film d'arte Attraverso dialoghi sparuti e silenzi poetici, spezzati da urla strazianti, SURVIVOR offre una interpretazione crudele ma al tempo stesso contemplativa di casa e migrazione in cui la messinscena dichiaratamente teatrale non soggiace al rischio di un sovraccarico simbolico ma ne rende universale il drammatico messaggio. L’uso di un montaggio “predittivo”, che incalza gli eventi, drammatizza gli sguardi ed ogni piccolo gesto è magistralmente sostenuto dalle straordinarie inquadrature che scolpiscono i volti creati da pochi punti luci, per lo più naturali, come il fuoco, la luna e il sole dell’alba. Immagini che segnano la nostra memoria visiva e catturano l’onnipresente sensazione di sperdimento che pervade gli annebbiati paesaggi della costa da cui partire.

VENEZIA ALTROVE – PREMIO VENETI NEL MONDO

VENEZIA ALTROVE – PREMIO VENETI NEL MONDO

(Italia) di Elia Romanelli, cat. Film sull'arte Per il Premio Veneti nel Mondo, abbiamo selezionato Venezia altrove, di Elia Romanelli. Un viaggio inaspettato in luoghi remoti, principalmente nell'Est Europa, dove l'immagine della città lagunare viene evocata come un miraggio di un luogo quasi mitologico e desiderabile, messa a confronto con la sua banalizzazione Pop nella città più Kitsch d'America: Las Vegas che ha trasformato Venezia in un luna park di cliches e stereotipi della cultura di massa.

PHLEGM – MIGLIOR OPERA GIURIA GIOVANI

PHLEGM – MIGLIOR OPERA GIURIA GIOVANI

(Switzerland) di Jan-David Bol, cat. Espressioni Prime Il premio giovani della 40^ edizione di AAFF viene assegnato al film “phLEGM” di Jan-David Bol, per aver portato all’attenzione una critica chiara ma allo stesso tempo astratta e metaforica all’odierna società. La ricchezza di simbologie intrinseche e un accurato montaggio rivelano lo smarrimento dell’uomo e la sua devastazione psicologica di fronte ai meccanismi perversi del sistema in cui siamo immersi e instilla profonde riflessioni per un auspicabile nuovo cambio di paradigma.

BENE! VITA DI CARMELO, LA MACCHINA ATTORIALE – MIGLIOR FILM ITALIAE

BENE! VITA DI CARMELO, LA MACCHINA ATTORIALE – MIGLIOR FILM ITALIAE

(Italia) di Samuele Rossi, cat. Film sull'arte Per la categoria ITALIAE abbiamo deciso di premiare BENE! Vita di Carmelo, la macchina attoriale, di Michele Valenzano, per sottolineare come il nostro Paese non sia soltanto il più bello al mondo, ma anche culla di altissime personalità culturali. Carmelo Bene rappresenta questa eccellenza nazionale poiché ha attraversato, con piglio radicalmente sperimmentale, non solo il teatro, ma anche il cinema e la performance conducendoli ai loro confini disciplinari e spesso superandoli.

REMNANTS OF MEMORY – MENZIONE SPECIALE AAFF

REMNANTS OF MEMORY – MENZIONE SPECIALE AAFF

(United States) di Michael Arlen Davis, cat. Film sull'arte Una grande valorizzazione di uno scorcio di Venezia, un dettaglio minimo ma osservato e raccontato in maniera soave. Una grande liaison tra un mestiere d’oggi: i Chioschi, che sono anche parte dell’anima di Venezia, e un altro mestiere antico veneziano per antonomasia: la Legatoria. Entrambi sopravvivono e vengono vissuti e testimoniati dal protagonista che crea con le sue fotografie, una piccola grande opera d’arte.

SILENCE AGAIN – MENZIONE SPECIALE AAFF

SILENCE AGAIN – MENZIONE SPECIALE AAFF

(Iran) di Mohammad K. Alavi, cat. Film d'arte Per aver raccontato con perizia e poesia una microstoria di solitudine e strenua sopravvivenza con la pregiata disinvoltura stilistica tipica del cinema iraniano, in un contesto interpretato da una bellissima fotografia. Il silenzio in cui la protagonista è immersa diventa sempre più assordante fino a farla scivolare, passo dopo passo, in un surreale rapporto con uno spaventapasseri in cui finalmente immedesimarsi. In questo epilogo il silenzio scompare e lascia il posto al suono meraviglioso di una tromba.

ISOLATED PEOPLE – PREMIO ASSOCIAZIONE AAFF

ISOLATED PEOPLE – PREMIO ASSOCIAZIONE AAFF

(China) di Giu Wang, cat. Film d'arte, 01.46.35 Per aver rivelato con occhio attento e meticoloso la fragilità e l’essenza dell’animo umano, ma anche il suo immenso altruismo sullo sfondo di un dispotico lockdown surreale, un incubo che si è realmente manifestato in un contesto paesaggistico tanto brutale quanto purtroppo effettivo. Il paese è la Cina, ma potrebbe essere qualunque dei nostri meandri abitati. La speranza per l’umanità viene qui rappresentata dalla immensa generosità del protagonista che svetta come miglior esempio del genere umano.

HUMAN – MIGLIOR FILM SUL TEMA

HUMAN – MIGLIOR FILM SUL TEMA

(Ukraine) di Khachatur Vasilian cat. Film d'arte, 00.14.45 Restare umani, al di là dalle appartenenze etniche, significa recuperare un'innocenza ancestrale e con essa il paradiso terrestre. Significa abbattere ogni sovrastruttura culturale e nazionale. Significa tornare alla nuda semplicità della propria condizione umana. Per queste ragioni, abbiamo individuato in Human di Vasilian Khachatur, il miglior film sul tema principale della presente edizione dell'Asolo Art Film Festival.

MARIS B653 – MENZIONE SPECIALE TEAM

MARIS B653 – MENZIONE SPECIALE TEAM

(Italia) di Debora Vizzi, cat. Video Arte, 00:15:00 Debora Vrizzi ha sempre manifestato, in buona parte dei suoi lavori, una vena ironica e parodistica. La parodia, a mio avviso, è forse uno dei massimi esempi di acume intellettuale. Acume che l'autrice con questo lavoro, Maris B653, porta ad alti livelli coniugando fantascienza e family movie creando un divertente cortocircuito tra la semplicità e innocenza dei personaggi domestici travestiti da alieni e la messa in scena pseudo fantascientifica. Un modo per sottlineare come, anche in famiglia, molti temi restano occulti come molti aspetti della vita dei nostri cari. Alla sua opera il team dell'Asolo Art Film Festival conferisce una menzione speciale.

EYES AND HORN – MIGLIOR FILM DI ANIMAZIONE

EYES AND HORN – MIGLIOR FILM DI ANIMAZIONE

(South Corea), cat. Animazione, 00.06.12 Per aver costruito con la tecnica dello stop motion un’opera di alto rilievo estetico e allegorico che fa intuire mondi immaginari onirici e fantasmagorici. E' realizzata con elementi essenziali quali il solo disegno e un solo colore base, l’azzurro, che assume varie gradazioni. L’effetto rimanda a mitologiche situazioni in cui la parte razionale nell’uomo non era così presente e lasciava spazio a pulsioni e passioni rivelate anche dalla sfumata, ma costante, presenza di attributi sessuali che si confondono con gli occhi e le corna del Minotauro, essere immaginifico a cui il film si ispira.

FOREST / AN EVOACATION – MIGLIOR OPERA MISCELLANEA

FOREST / AN EVOACATION – MIGLIOR OPERA MISCELLANEA

(Italia) di Mali Weil, cat. Film d'arte, 01.14.00 Per il film Forest/An Evocation del collettivo Mali Weil, è stato necessario creare una categoria a parte in grado di includere quest'opera radicalmente innovativa che mescola documentario, performance, videoarte, design, politica e giurisprudenza, con lo scopo di ricostruire le origini ancestrali e spirituali di un luogo in cui l'agire dell'uomo è messo tra parentesi: la foresta non è luogo per uomini. Chi l'attraversa, si espone ad innumerevoli pericoli, dall'infrazione di leggi ad incontri con divinità minacciose. Per queste ragioni il film ha ottenuto il premio per la miglior opera miscellanea

FORMIDABLE BOCCIONI – MIGLIOR BIOFRAFIA D’AUTORE

FORMIDABLE BOCCIONI – MIGLIOR BIOFRAFIA D’AUTORE

(Italia) di Franco M. Rado, cat. Film sull'arte, 00.54.00 Per avere ricostruito in calibrata sintesi la “formidabile” figura storica di Umberto Boccioni attraverso un racconto biografico appassionante che ci rende pienamente partecipi dello spirito vivido ed effervescente dell’epoca in cui il Futurismo il dinamismo e gli stati d’animo di una società in pieno cambiamento. Il film ritrae l'uomo, le sue passioni, le sue sofferenze e le sue profondità conducendoci nel suo privato più intimo.

INQUISITORS – MIGLIOR DOCUMENTARIO D’ARTE

INQUISITORS – MIGLIOR DOCUMENTARIO D’ARTE

(Estonia) di Mart Raukas, cat. Film d'arte, 01.06.05 In un'epoca come la nostra in cui si stanno aprendo diverse finestre di Overton tutte orientate verso un futuro distopico ed anti umano, il film Inquisitors lancia un allarme sottolineando come gli attuali orientamenti eugenetici e di aberranti sperimentazioni biologiche, risalgano ad epoche in cui intelligenze oscure e appartate, studiavano l'uomo per carpire i segreti del corpo e dell'anima, al fine di controllarli. Per queste ragioni così urgenti per l'umanità al film va il premio per il miglior documentario d'arte.

THE STREAM XII-II – MIGLIOR OPERA DI VIDEOARTE

THE STREAM XII-II – MIGLIOR OPERA DI VIDEOARTE

(Giappone) di Horoya Sakurai, cat. Video arte, 00:04:55 In questo video la notevole forza espressiva, non scevra da intenti pittorici che ne enfatizzano i colori, delle panoramiche di distese di campi verdi, di fronde arboree mosse dal vento, di cieli in cui si addensano nuvole bianche sono contrapposte a riprese di corsi d’acqua contaminati da agenti chimici, pieni di plastiche e rifiuti, e di giganteschi fuochi di canne che come cicatrici serpeggiano sul suolo incidendolo e creando colonne scure di fumo. Uno dei temi oggi più affrontati dai videoartisti è quello delle problematiche legate all’ambiente naturale, con i conseguenti inquinamento e aggressione che subisce costantemente, pertanto il Premio Asolo per la Miglior Opera di Videoarte va Ex Aequo a The Stream XII-II di Hiroya Sakurai.

SHIVERING WALL – MIGLIOR OPERA DI VIDEOARTE

SHIVERING WALL – MIGLIOR OPERA DI VIDEOARTE

(Taiwan) di Tseng Yu Chin, cat. Video arte, 00:10:00 Nei muri tremolanti di corpi dell’opera di Tseng Yu Chin, veri e propri quadri che prendono vita, lentamente, quasi apaticamente, la musica pulsante va e viene, come se volesse sottolineare il passaggio di quella nebbia - l’anima sfuggita ad uno di quei corpi? - sulla distesa di carne disfatta. Quell’anima, quel sé ed altro da sé, si interroga forse sul senso d’una vita fatta essenzialmente di esperienza corporea, ma che infine lascia svuotati? Il video restituisce appieno questo senso di inappagamento, che promana proprio da quei corpi apparentemente saturi. Impossibile non pensare anche alla ricerca del protagonista di ‘Carne tremula’ - e non solo per l’evidente assonanza.

THREE WOMAN, BY SYLVIA PLATH – MIGLIOR FILM D’ARTE LUNGO

THREE WOMAN, BY SYLVIA PLATH – MIGLIOR FILM D’ARTE LUNGO

(Italia) di Francesca Lolli & Bruno Bigoni, cat. Film d'Arte, 00:54:00 Tra i temi centrali della nostra contemporaneità la maternità e uno dei più frequenti e controversi. Il rapporto tra genitori e figli è stato sempre considerato centrale dagli artisti, un sentimento naturale e istintivo, simbolo di un affetto incondizionato e di un legame eterno, che va oggi testimoniato e immortalato con cura, perché si innesta con i temi della ridefinizione dei generi, delle pari opportunità, delle relazioni umane. Per aver saputo raccontare con grande efficacia questa complessità, incrociando il genere del ritratto con quello del documentario, usando un registro poetico di grande efficacia lessicale e semantica il Gran Premio d'Asolo per il miglior lungometraggio in concorso per la categoria Film d'Arte va a Three women by Sylvia Plath di Francesca Lolli e Bruno Bigoni.

SCREAM – MIGLIOR FILM D’ARTE LUNGO

SCREAM – MIGLIOR FILM D’ARTE LUNGO

(Australia) di Luke Neher & Sam Gill, cat. Film d'Arte, 00:47:06 L’urlo è il momento liberatorio, l’atto con cui cerchiamo di espellere da noi il terrore che ci pervade, e ad un tempo (Munch) la rappresentazione stessa di quel terrore, la sua certificazione. La guerra al terrore, cui Scream allude, è a sua volta terrorifica, ed è il preludio ad un’era in cui la paura prende il sopravvento, e diviene lo strumento di dominio perfetto. “Shock and awe”, prevede la dottrina militare statunitense. E poi verranno la pandemia, la guerra in Europa, il climate change... L’opera di Luke Neher e Sam Gill - ora audio incombente ed immagini quasi sincopate, ora entrambe fluidi e morbidi, quasi a carezzarci - ci trascina nel vortice di un presente pauroso, persino quando non appare tale, eppure sembra dirci “non preoccuparti, ci salveremo”.

HER SCENTS OF PUR HER – MIGLIOR FILM SULL’ARTE CORTO

HER SCENTS OF PUR HER – MIGLIOR FILM SULL’ARTE CORTO

(Francia) di Anna-Claria Ostasenko Bogdanoff, cat. Film sull'arte, 0017:02 Immersi come siamo in un mondo veloce e competitivo, tendiamo a sottovaliutare l’olfatto, il nostro senso più evocativo, il meno tempestivo. L’opera di Anna-Claria Ostasenko Bogdanoff ci riconduce invece ad un arte raffinata, quanto antica, che sfugge alla convenzione dominante per cui l’arte si coniuga ad altre dimensioni sensoriali - la vista, l’udito, il tatto... E lo fa riuscendo in modo egregio a trasmetterci non soltanto la raffinatezza culturale di questa Master of Tea, ma quasi facendoci percepire ciò che non può essere mostrato, né descritto, ma solo esperito. Her Scent of Pu Er è in effetti quasi un viaggio sensoriale, che ci conduce delicatamente nella dimensione degli aromi, e dell’antica sapienza che, con maestria, insegna a trarre i(n)spirazione dalla natura.

THE ARTIST’S DAUGHTER – MIGLIOR FILM SULL’ARTE LUNGO

THE ARTIST’S DAUGHTER – MIGLIOR FILM SULL’ARTE LUNGO

(Israele) di Margarita Linton & Yaniv Linton, cat. Film sull'arte, 01:00:00 Un film a prima vista documentativo sulle opere di un famoso pittore israeliano che invece si svela per ciò che è solo nel finale, ovvero una ricostruzione di eventi e di tentativi di incontro per riaprire un dialogo tra la figlia e il padre che da molti anni l’ha abbandonata. L’indifferenza e l’egotismo del padre artista si snoda scena dopo scena rivelando la sua non volontà di rivedere la figlia sempre più frustrata e disillusa. Per la capacità di sondare relazioni e stati d’animo estremamente dolorosi, che esulano dagli stereotipati cliché della cinematografia mainstream, ricostruendoli in una sorta di docufiction raffinata e diretta al tempo stesso, il Premio Asolo per il Miglior Film sull’arte lungo va a The Artist’s Daughter di Margarita Linton e Yaniv Linton.

DOMESTIC BALANCES – MENZIONE SPECIALE AAFF

DOMESTIC BALANCES – MENZIONE SPECIALE AAFF

(Italia) di Federica Cecilia Sala, cat. Video Arte, 00:07:20 Molti grandi artisti del Novecento ci hanno insegnato come le più alte forme d'arte possano nascere anche semplicemente nel chiuso di uno studio con pochi poveri materiali. Il potere dell'invenzione e la ricerca dell'equilibrio può portare ad esiti di grande efficacia visiva e artistica; Giorgio Morandi ha avuto tutto quello di cui aveva bisogno in uno studio di pochi metri quadri al primo piano di un appartamento in via Fondazza a Bologna, uscendo di rado e quasi mai viaggiando in tutta la sua vita. Per aver saputo evocare questa importante tradizione e averla innovata con un proprio originale sguardo capace di rapire l'occhio del pubblico e tenerlo incollato al video la menzione speciale dell'Asolo Art Film Festival per la migliore opera in concorso va a Domestic Balances di Federica Cecilia Sala

RASPBERRY MAN – MIGLIOR FILM D’ARTE CORTO & MIGLIOR FILM SCENARI SONORI

RASPBERRY MAN – MIGLIOR FILM D’ARTE CORTO & MIGLIOR FILM SCENARI SONORI

(Poland) di Slawomir Milewki cat. Film d'arte, 00.17.00 Le tematiche individuali e collettive della vita attuale, con tutte le inevitabili idiosincrasie, patologie e nuove manie legate all’aspetto del proprio corpo sono sapientemente alternate a tableau vivant bloccati come scene di un dipinto, in una costruzione filmica fatta di brani di performance, teatro, ambientazioni architettoniche e letteratura in perfetta sinergia tra loro e con un vago sapore surreale. Una colonna sonora sapientemente dosata tra rumorismo sperimentale e suoni di fiati, inoltre, contribuisce a drammatizzare lo svolgimento delle azioni, enfatizzandole. Il Premio Asolo per il Miglior Film d’Arte corto va a Raspberry Man di Slawomir Milewski. Per il rapporto simbiotico e costante tra la tensione espressiva, per formativa, plastica, immaginifica, coreografica dei quadri compositivi, ed il commento/sonorizzazione7intervento musicale. Tale intervento è capace qui di amplificare la potenza espressiva delle immagini, anche laddove la scelta è, coerentemente con il senso estetico dell’opera, assenza di suono o, più spesso, parola elevata al livello di commento sonoro di per sé.

SCENES, OVERHEARD- GRAN PREMIO D’ASOLO PER LA MIGLIORE OPERA IN CONCORSO

SCENES, OVERHEARD- GRAN PREMIO D’ASOLO PER LA MIGLIORE OPERA IN CONCORSO

(Inghilterra) di Parlour Collective, cat. Film d'arte, 00:19:32 Il tema della natura e di come gli artisti possano relazionarvisi ha dominato moltissime delle opere in concorso in questa edizione. I temi ecologici, di sostenibilità e del necessario abbattimento delle emissioni, uniti a come le forme d'arte visiva riescano a interpretare con i propri linguaggi queste urgenze hanno impegnato artisti di diverse generazioni. Per essere riusciti a coniugare in un cortometraggio dal grande impatto emotivo eccezionali immagini naturali con azioni performative cariche di tensione, in un contrasto irrisolvibile tra leggera ironia e profondità dei gesti e dei riferimenti, il Gran Premio d'Asolo per la migliore opera in concorso va a Scenes Overheard di Parlour Collective.

REKA WW – WIND OH WIND – GRAN PREMIO D’ASOLO PER LA MIGLIORE OPERA IN CONCORSO

REKA WW – WIND OH WIND – GRAN PREMIO D’ASOLO PER LA MIGLIORE OPERA IN CONCORSO

(Russia) di Egor Gavrilin, cat. Video arte, 00:04:24 Con una sintesi perfetta tra immagini e parole, l’opera video di Gavrilin ci restituisce una poetica toccante, ed a sua volta strordinariamente in ideale sintonia con il tempo presente. La natura brucia, la cultura brucia, l’arte brucia, il mondo stesso è in fiamme; mentre “la pace e l’amore dovrebbero governare il mondo”. Ma c’è comunque speranza, anche quando sembra che tutto è andato in fumo è possibile riavvolgere il nastro, e laddove sembrava non esserci più altro che cenere, si può invece ricominciare. Nulla è perduto. E l’arte serve anche a questo, a non farcele dimenticare mai. Il Gran Premio d'Asolo per la migliore opera in concorso va a Reka WW di Egor Gavrilin.