Riccardo De Cal utilizza l’alfabeto poetico e sentimentale della luce, della natura, della memoria, dell’identità e del territorio per creare opere cinematografiche che avvolgono lo spettatore con potenza e dialogano con l’anima. Le sue narrazioni coinvolgono persone, luoghi e paesaggi, restituendo voce alla storia e alla cultura. Il linguaggio del paesaggio e dell’architettura, come narrato nelle opere di Carlo Scarpa, assume un ruolo di grande valore e complessità, esplorando la relazione tra forma e ambiente. Attraverso il connubio tra musica e architettura, come nel caso di Concrete Bach, De Cal crea un dialogo muto che rivela la dimensione divina in un luogo sacro, trasmutando la vita stessa.

Riccardo De Cal employs the poetic and sentimental alphabet of light, nature, memory, identity, and territory to create cinematic works that envelop the viewer with power and engage the soul. His narratives involve people, places, and landscapes, giving voice to history and culture. The language of landscape and architecture, as depicted in the works of Carlo Scarpa, assumes a role of great value and complexity, exploring the relationship between form and environment. Through the fusion of music and architecture, as seen in Concrete Bach, De Cal creates a silent dialogue that reveals the divine dimension in a sacred place, transmuting life itself.