Tutto pronto per Asolo Art Film Festival
Treviso – La “belva”, dall’occhio freddo e indagatore. Così Eleonora Duse aveva definito nel 1916 il teatro, mentre affrontava il cinema come una moderna performer.
Alla celebre attrice e a quell’inquietudine scaturita dal cinematografo – macchina della verità o della menzogna, nato da un primitivo succedersi di fotogrammi, che affascinava e incuteva timore al tempo stesso – si ispira il titolo della 37esima edizione di Asolo Art Film Festival.
La kermesse, di cui ARTE.it è media partner, è pronta a prendere il via ad Asolo dal 20 al 23 giugno.
La cittadina veneta in provincia di Treviso si prepara ad accogliere la più antica rassegna al mondo dedicata ai rapporti tra il cinema e le arti visive con 500 film arrivati da 45 paesi del mondo, 50 opere in concorso, di cui 11 anteprime italiane, 3 anteprime internazionali e 16 anteprime mondiali che saranno presentate tra il teatro Duse, il Cortile del Teatro, la Sala Beltramini e la Sala della Ragione.
“Il cinematografo mi fa paura. Dall’inquietudine di Eleonora Duse (1916) alla post internet art (2019). Fascinazione dell’immagine in movimento” è il titolo scelto dal direttore artistico Cosimo Terlizzi. Un’allusione al sentimento controverso dell’attrice di teatro verso il cinema, quando, per la prima volta, si sperimentava il passaggio dal palco al set. Ma anche allo stordimento che lo spettatore contemporaneo vive nell’era della smaterializzazione dei dispositivi e dell’esperienza poliforme che va oltre l’ambiente della sala.
Il ricco programma fa il punto sullo stato dell’arte dell’immagine in movimento, indagandone i linguaggi e le sperimentazioni e rilanciando la relazione tra cinema e arte attraverso molteplici forme e contaminazioni, dall’internet art alla performance art, dalla video arte alla post-internet art, dai film sull’arte ai videoclip.