

16.06.2019
Il Gazzettino
Asolo, l’arte si fa cinema
Un festival è una «grande operazione registica», complessa come un film da girare: ci sono le opere in concorso, quelle fuori concorso, e poi le nuove sezioni, gli ospiti, la giuria, i selezionatori, ma soprattutto c’è il pubblico che, come davanti a un buon film, deve emozionarsi.
Cosimo Terlizzi è pronto per il gran debutto: per lui è l’anno zero, il primo alla guida dell’Asolo Art Film Festival, «un lavoro impegnativo – spiega – per me, è come creare un’opera darte. Ma questo me lo fa amare». Cinquanta opere in lizza affiancate da altre sezioni e poi conferenze, incontri, persino una passeggiata alla scoperta del borgo, con un occhio di riguardo al meglio della produzione autoriale dedicata
all’arte. Che farà incontrare grandi artisti del nostro tempo, come il danzatore Lindsay Kemp, il maestro del teatro Romeo Castellucci, l’artista Michele Sambin, il regista-pittore Julian Schnabel, lo scrittore Etgar Keret, la poetesse Ruth Weiss, la coreografa belga Anne
Teresa de Keersmaeker, senza scordare la super-ospite Valeria Golino, Premio Duse alla Carriera «che non è solo una grande attrice e regista.- aggiuge Terlizzi – ma anche una sensibile produttrice di film darte».
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