(Poland) di Slawomir Milewki cat. Film d’arte, 00.17.00
Le tematiche individuali e collettive della vita attuale, con tutte le inevitabili idiosincrasie, patologie e nuove manie legate all’aspetto del proprio corpo sono sapientemente alternate a tableau vivant bloccati come scene di un dipinto, in una costruzione filmica fatta di brani di performance, teatro, ambientazioni architettoniche e letteratura in perfetta sinergia tra loro e con un vago sapore surreale. Una colonna sonora sapientemente dosata tra rumorismo sperimentale e suoni di fiati, inoltre, contribuisce a drammatizzare lo svolgimento delle azioni, enfatizzandole. Il Premio Asolo per il Miglior Film d’Arte corto va a Raspberry Man di Slawomir Milewski.
Per il rapporto simbiotico e costante tra la tensione espressiva, per formativa, plastica, immaginifica, coreografica dei quadri compositivi, ed il commento/sonorizzazione7intervento musicale. Tale intervento è capace qui di amplificare la potenza espressiva delle immagini, anche laddove la scelta è, coerentemente con il senso estetico dell’opera, assenza di suono o, più spesso, parola elevata al livello di commento sonoro di per sé.